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Quale intollerabile ipocrisia chiedersi come sia potuto accadere l’attentato a Trump!  Viviamo nell’odio, un sentimento cieco che supera ogni vergogna, ogni razionalità: In Francia hanno creato in poche ore una coalizione tesa solo ad ostacolare il partito scelto dalla maggioranza dei cittadini. L’iniziativa ha avuto successo ma l’accozzaglia, eterogenea com’è, non può gestire il potere. Senza pudore la confessione: Lo si capiva; importante era fermare l’avversario… anzi no, il NEMICO. 

Il cittadino ha imparato la lezione: “Inutile votare, visto che la mia volontà viene annullata e poi ci si trova nei guai più di prima” 

Del Bel Paese non parlo, dico solo che alcuni giornalisti mi fanno paura: di ogni avvenimento o decisione estrapolano un particolare piccolo piccolo, fantasiosamente lo ingigantiscono e creano qualcosa di palesemente lontano dalla realtà; coadiuvati da strani personaggi (vecchie smaniose soprattutto, o anche donne belle che stanno perdendo tono muscolare e si riciclano fingendo di avere un cervello), gonfi di sicumera, affermano e ripetono menzogne. I più deboli, i meno informati ci cadono in pieno.

Come mai l’attentato a Trump? 

Da quando ero ragazzina detesto il concetto di colpevolizzazione della società. Faticosamente ed in fretta (Mamma in fatto di doveri da rispettare non era un tipino dolce) ho imparato che ogni mia azione avrebbe avuto una conseguenza che avrei dovuto affrontare da sola; e forse anche per questo non ho mai accettato di sentirmi parte di una ipocrita società onnicomprensiva perennemente sotto accusa. 

Ora invece, gonfia di risentimento impotente, so che il balordo attentatore l’ho armato anche io. 

Ho appena terminato un lavoro per il 19esimo volume dell’Agenda d’Arte della Noitre’, “L’altra faccia della medaglia” in cui in dodici capitoli – uno al mese – rifletto in particolare sull’educazione impartita ai nostri ragazzi, basata su un amore miope e deresponsabilizzante. Prima della pubblicazione aggiungerò una pagina per chiedermi la genesi e la spiegazione dell’attentato a Trump…

                Gabriella Pastorino