
16/5/019
Una sedicenne malese aveva postato un sondaggio su un social network chiedendo se suicidarsi o continuare a vivere: I D di Death-morte hanno superato le L di Life- vita, e la ragazza si é uccisa.
Ho tentato, tento, di capire: anche io un millennio fa ho avuto 16 anni e cerco di ricordare come mi sentivo.
MALE!
Ma avevo da studiare ed il tempo che mi rimaneva lo passavo fra le pagine di un libro. No, non le pallosità pompose rigurgitanti nobili sentimenti e frasette più o meno immortali, ma scatole magiche che mi portavano via, ospitandomi in mondi diversi, veri o falsi non importa.
Avevo iniziato a legger poesie, nascostamente per non essere consigliata, controllata ed “amorosamente seguita”.
“La nebbia agli irti colli” era per la scuola, “Fatti non foste a viver come bruti” era rivolto a me. Di quelle poesie non facevo la scansione o la parafrasi che ai miei occhi di ragazzina – come oggi ai miei occhi miopi di vecchia – e’ e rimane una megacretinata, un killer della bellezza, del fascino, della magia della poesia. Dico e ripeto da anni di non aver mai capito “La pioggia nel pineto”, non per le difficoltà (che non ci sono) ma perchè per me era ed è una musica, un susseguirsi di immagini evanescenti che non voglio legare fra loro.
Naturalmente “ero” Leopardi, come oggi “sono” la Szymborska o Hikmet.
E penso alla ragazzina che ha ascoltato i suoi amici.
Anche io, come la sedicenne, ascoltavo i miei amici, ma i miei sgusciavano fuori dalle pagine di un libro. Non ne ho mai trovato di migliori: non mi consigliavano, mi aiutavano, pur se va detto che un paio di errori, di quelli madornali, li ho fatti perché non ho saputo scindere la mia prosaica realtà da quella vagamente eroica dei miei libri.
Ma ancor oggi, quando mi ritraggo dalla vicinanza con certe persone, è perchè quelle creature meschine, viscide e sibilanti cattiverie me le hanno descritte cento mille volte loro, i miei amici libri, e per me è abbastanza facile riconoscerle.
L’articolo parla di sanzioni per istigazione al suicidio contro il 69% di utenti del social network che ha votato D Morte. Io non ho le idee chiare: temo che se avessi visto il sondaggio forse avrei risposto ironicamente, magari elencando in ordine alfabetico Coltello Pistola Salto dell’angelo Veleno. Non so. Non penso comunque che lo avrei preso sul serio.
Che pena, povera ragazzina confusa!
Gabriella Pastorino
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